Conclusioni in Conduction
Poter trattare
la Conduction in modo totale senza
cadere in facili compromessi è un obbiettivo impossibile. Solo per comprendere
alcuni elementi distintivi bisogna utilizzare ogni tipo di prospettiva, di
interesse, guidare la percezione in una direzione plurima, lasciarci
coinvolgere, raggiungere una dimensione amorfica, in una sovrapposizione di
prospettive che escono, rompono e travalicano ogni confine, ogni preconcetto
idealizzato, ogni convinzione.
Proprio questa
pluralità di interessi rende la trattazione scientifica incline anche agli
studi e alle problematiche della popular
music. Le numerose chiavi di lettura e le diverse prospettive a cui fa
riferimento la trattazione dell’argomento rendono la popular music in grado di affrontare e risolvere i problemi che si incontrano
in analisi di questo tipo.
Analizzando il
focus della trattazione in una prospettica di musica contemporanea possiamo
avvicinarsi al contesto della musica sperimentale. Utilizzando un’espressione
cara a John Cage possiamo intendere la Conduction
come un’azione musicale di cui non è possibile prevedere il risultato,
un’azione in cui il musicista utilizzando un metodo (in questo caso è la Conduction
ad esserlo) diviene processo.
L’esecutore
è chiamato sia all’improvvisazione che all’estemporizzazione del gesto del
direttore. L’insieme dei gesti può essere inteso come materiale aleatorio e la
loro interpretazione una estemporizzazione all’interno dell’improvvisazione
del direttore.
Anche in questo
caso la Conduction ha un proprio
ruolo, una propria dimensione.
La Conduction travalica ogni livello di
preparazione musicale, come ha affermato Colonna: “L’essere musicista non è più
un fattore di competenze tecnico-strumentali, bensì un complesso di
conoscenze e consapevolezze, umane in primis e poi strettamente musicali”.
L’ambizione
della Conduction sarà anche quella di
poter mettere in contatto diversi musicisti, provenienti da diversi contesti
musicali e sociali attraverso la stessa esperienza.
La Conduction non è più un metodo per
l’interpretazione, ma un collegamento fattibile con il processo della
composizione, è il processo in sé. L’atto della Conduction è un lessico per il gruppo di improvvisatori. La Conduction dà la possibilità al
musicista e al fruitore di imbattersi in una nuova relazione tra espressione e
improvvisazione senza ricadere nell’archetipo, manifestazione libera e controllata,
un controllo non draconico, imposto o dovuto ma partecipato, coesione
relazionata e raziocinata.
Dimensione
infinita dove libertà è partecipazione.
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