Onorato di far parte di un progetto così infinito... link...from Esercizi di Immaginazione (volume I) by Marco Colonna #contemporarymusic #FreeJazz #saxophone #solo Un esercizio di immaginazione, l’ho preso come tale, quindi ho cominciato ad esercitare l’immagine data con l’inciso scritto. Ho iniziato a metterlo sotto le dita, farlo mio suonandolo in ogni modo, usurpandolo, cercando di trovare in lui altri incisi ritmici, altri colori; vederlo in ogni prospettiva, da lontano… facendomi trasportare da un’immagine complessa e significativa… linee che corrono pulite, efficaci, di congiunzione e/o di rottura, forti e caparbie, taglienti o inclusive. Prima ho cercato di lasciare solo spazio all’istinto, quello dell’immagine impressa nella retina ad occhi chiusi dove mi portava flash, luci nel buio delle frasi ricorrenti. Volendo dare più possibilità, o meglio più risposte, alla domanda posta dal brano, ho cercato di darmi più limiti possibili, più elementi de
La foto può sembrare insignificante o poco comprensibile, ma oggi assume un significato che merita attenzione. Scattata nella cantina sotto la stanza dove dormo, proprio in quel punto, mio bisnonno Giuseppe scavò una buca per nasconderci una damigiana di olio, la ricoprì di terra per poi metterci sopra una botte di aceto. “I ‘secondi’ tedeschi erano tremendi”, racconta mio nonno, “entravano in cantina e rompevano tutte le botti che trovavano, tanto pe’ fa danno” e rtu nonno (sbagliandosi si riferisce a mio bisnonno) sotterrò l’olio così non trovavano niente (l’ultima parola oltre a italianizzarla è stata sottolineata da un gesto)”. Ho pensato di ricordare nella giornata di oggi almeno questo ricordo, considerando che proprio in queste zone si scappava nelle grotte delle campagne vicine per i bombardamenti, ci furono persecuzioni e torture per mano di tedeschi e fascisti. Mi piace immaginare mio bisnonno Giuseppe nel ’45 più o meno in questi giorni che tira fuori dalla terra una botte d
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